Luglio 2017, fine di un percorso. Settembre 2017, inizio di una nuova esperienza. A 3 mesi di distanza, è cambiato tutto e niente.
La compagnia giusta
Pensavo una cosa, questa sera, mentre stavo rientrando a casa. Camminare di domenica sera, incontrando solo poche persone per la strada. dopo una lunga giornata e con una leggere brezza che ti rinfresca il viso, è proprio l’occasione giusta per pensare e riflettere.
Continua a leggere “La compagnia giusta”Finalmente ho capito, con calma
A Ottobre mi son resa conto che, come ho poi scritto, “dovevo trovare il mio nuovo respiro”.
Mi ero appena trasferita in una nuova città, avevo lasciato Bologna dopo tre anni e tante amicizie, e avevo concluso l’estate tra le montagne, mio padre e i miei parenti in Francia.
Alla pratica
Ehi!
Avete presente quando vi piace qualcosa che non riuscite a fermarvi mai, che ne volete sempre di più, quasi fosse una dipendenza, ma una dipendenza sana, si intende. Sì, una dipendenza che ti fa crescere, ti cambia, ti migliora, anche se a piccoli passi.
Un nuovo respiro
Sono una persona attiva, molto attiva. Sono abituata a fare cose, tantissime cose, forse troppe a volte. Sono arrivata a un punto in cui ho bisogno di tenermi occupata, sempre, in qualche modo.
Ora, invece, in questo momento,
Con me
Sono tante
le cose che ti vorrei
dire
mostrare
far provare.
Ti voglio difendere dai
mali del mondo.
Ti voglio abbracciare e
farti sentire il mio mondo,
farti sentire meno solo.
Ma tu non sei qui.
Ma tu sei sempre qui, con me.
Cosa ho capito
Ho capito che i rapporti non devono essere dati per scontati.
Anche quelli più banali, più semplici, più vicini, più facili hanno bisogno di attenzione. Ma non solo di quella.
Fermàti
Ieri sera sono partita, con mia mamma ho preso un autobus per Lione, per venire a trovare mia nonna. Saremmo dovute venire ad Aprile, per Pasqua, ma la pandemia ha cambiato i nostri piani, come a molti altri.
Continua a leggere “Fermàti”Prima tappa, finita
Ero titubante, avevo paura. Non volevo lasciarla, non volevo andarmene. Ma era giunto il momento, e ci siamo salutate come due vecchie amiche con la promessa di ritrovarci, prima poi.
Continua a leggere “Prima tappa, finita”Il mare
Il mare che mi fa riflettere, che mi fa pensare.
Il mare che mi ricorda di essere nata nella parte fortunata del mondo.
Mi godo il mare, io che posso.
Penso a chi vede il mare come unica via di salvezza, a chi tenta di attraversarlo.
Penso al mare, ai migranti, ai naufraghi, alle persone, all’indifferenza, quella che uccide.
Tra incertezze varie
Mi hanno chiesto di scrivere un pezzo, per una newsletter. Immaginate la mia felicità, a me che scrivere piace da morire. Ma immaginate anche che non è poi così tanto facile scrivere a richiesta. Ma forse non lo è per me, che ho (molta) poca esperienza.
A favore, però, c’era il fatto che l’argomento mi toccava molto, e mi ci sono pure imbattuta parecchie volte ultimamente: i giovani e il lavoro. Poi capirai, essendo in questo periodo di crisi economica, causata da un’emergenza sanitaria, l’argomento cade a pennello.
E allora ho riflettuto, c’ho pensato su, e una domenica pomeriggio, dopo una settimana passata a procrastinare (semicit.), mi son messa con tutto l’impegno possibile a documentarmi, a fare ricerche e chiedere opinioni qua e là.
E ne è uscito discretamente un bel pezzo, credo (e spero).
Dato che ne sono felice, ve lo linko (anche) qua sotto; magari farà piacere anche a voi leggerlo, che siete giovani come me, oppure no, che sperate di riuscire a fare il lavoro dei vostri sogni, oppure lo state già facendo, oppure no.
Chiunque siate e in qualunque situazione lavorativa vi troviate, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate. Confrontarmi con nuove menti è ciò che mi attira di più.